Si è conclusa la sperimentazione sull’uomo, in gruppi randomizzati e in doppio cieco, per l’anticorpo monoclonale (Aducanumab) studiato alla Biogen. I risultati, pubblicati ai primi di settembre su Nature, sono davvero incoraggianti: dopo un anno di trattamento su soggetti con gravità lieve e media di malattia, coloro i quali hanno assunto l’anticorpo hanno visto diminuire la presenza delle placche beta-amiloidi in modo dose-dipendente, mentre il gruppo di controllo non ha registrato alcun miglioramento in tal senso. La diminuzione del peptide responsabile della Malattia di Alzheimer ha correlato, poi, con un rallentamento del declino cognitivo tipico del progredire della malattia. Anche se parte della comunità scientifica usa ancora cautela nell’esprimersi in merito, sicuramente questi dati giustificano, quanto meno, il proseguire degli studi su questo anticorpo.
Di seguito l’abstract dell’articolo apparso su Nature:
The antibody aducanumab reduces Aβ plaques in Alzheimer’s disease
Jeff Sevigny, Ping Chiao, Thierry Bussière, Paul H. Weinreb, Leslie Williams, Marcel Maier, Robert Dunstan, Stephen Salloway, Tianle Chen, Yan Ling, John ’Gorman, Fang Qian, Mahin Arastu, Mingwei Li, Sowmya Chollate, Melanie S. Brennan, Omar Quintero-Monzon, Robert H. Scannevin, H. Moore Arnold,Thomas Engber, Kenneth Rhodes, James Ferrero, Yaming Hang, Alvydas Mikulskis,Jan Grimm et al.
- Nature 537, 50–56 (01 September 2016) doi:10.1038/nature19323
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.